![]() Lo offro, talvolta, ai miei ospiti dopo cena, è un liquore intenso che io faccio con il caffè decaffeinato per non ostacolare il sonno degli ospiti che per un b&b è prezioso. Ingredienti: 2 dl di alcool al 95%, 55 gr di caffé, mezza stecca di vaniglia o un cucchiano di estratto, 1 striscia di buccia di limone non trattato; 250 grammi di zucchero e 4 dl di acqua per lo sciroppo. Chiudete in un barattolo la polvere di caffé, la buccia di limone, la stecca di vaniglia e l'alcool. Dopo 8 giorni filtrate il tutto con un filtro di carta e preparate lo sciroppo facendo sciogliere, a caldo, lo zucchero nell'acqua. Prima che inizi a bollire spegnete, fate raffredare e unite a filo all'alcool. Trasferite il liquore in una bottiglia di vetro, chiudetela e conservatela al buio per 3 mesi. Servitelo liscio o miscelato con un goccio di mistrà.
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![]() Il tartufo ha nelle Marche radici storiche antichissime, tanto da essere parte integrante della cultura e della tradizione. Se non si tiene conto di questo non si capisce perché oggi esso sia considerato tanto importante dal punto di vista sociale, ecologico, agricolo, forestale ed economico. C'è un mondo che ruota intorno a questo straordinario prodotto della terra: i tartufai in primo luogo, gli addestratori di cani da tartufo, i commercianti, gli imprenditori per la trasformazione, i ristoratori, i consumatori. Sant'Angelo in Vado celebra ogni anno il Tartufo Bianco, simbolo e vanto di queste terre. Per quattro week-end consecutivi, la cittadina marchigiana a pochi passi da Urbino, diventerà la mecca di "Re" tartufo. |
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Marzo 2018
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