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Dolci tipici marchigiani di Carnevale

1/2/2015

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Tra i dolci di Carnevale tipici della nostra regione vi è la cicerchiata. Con ogni probabilità il suo nome deriva dalla cicerchia, legume simile al cece, ma di forma più irregolare, un tempo molto diffuso nelle nostre campagne. Questo dolce, infatti, è formato da molte palline fritte che assomigliano alla cicerchia.
 

Altro dolce tipico sono le Orecchie de Carnuà (Carnevale in dialetto) aromatizzate a scelta con arancia o limone, prendono il nome dalla forma doppiamente arrotolate che le fa assomigliare vagamente a delle orecchie. 

In entrambi questi dolci, come in molti altri della tradizione marchigiana, è immancabile un goccio di Mistrà, tipico liquore all'anice prodotto nelle Marche, ottimo per corregere il caffé!
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Biscotti "a salamino"

15/7/2014

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Questi biscotti vengono sempre bene, durano friabili a lungo e sono uno dei prodotti fatti in casa che presentiamo per colazione ai nostri ospiti. 
Lavorare per qualche minuto 100 grammi di zucchero con 150 grammi di burro, possibilmente con le fruste elettriche. Ottenuto un composto cremoso, aggiungere un rosso d'uovo, la buccia d'arancia e la noce moscata (potrete scegliere in alternativa gli aromi che più vi piacciono). Mescolare bene e aggiungere 250 grammi di farina. Impastare a mano fino ad ottenere un composto omogeneo a cui dare la forma di un salame che arrotolerete in un film plastico. Porlo nel frigorifero per una mezzora, finché non si sarà indurito. Rotolarlo nello zucchero granulato o di canna e poi tagliarlo a fette. Volendo potrete spennellare il bianco dell'uovo sui singoli biscotti per renderli più croccanti in superficie.
15-20 minuti in formo a 180° e il gioco è fatto!

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Sciroppo di sambuco

27/4/2014

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Girando in bicicletta questa mattina ho notato robinie e sambuchi fioriti, il profumo delle prime stordiva. 
I fiori di robinia sono spettacolosi fritti con una comune pastella. Anche i fiori di sambuco possono essere fritti, ma io li uso soprattutto per fare lo sciroppo che mi disseterà per tutta l'estate.

Ingredienti: 20 fiori di sambuco, 8 limoni tagliati a pezzi, 2 litri d'acqua, 5 chili di zucchero, 2 cucchiai di aceto di mele.

Mettere in una pentola acqua, zucchero, fiori, limoni. Quando inizia a bollire, spegnere il fuoco e aggiungere l'aceto. Lasciare a macerare per 3-4 giorni in un luogo fresco. Filtrare. E' una delle bibite più dissetanti. 

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Meat rolls from Marche - Scaloppine ripiene marchigiana

23/1/2014

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This recipe for meat rolls Marche as indicated by the use of the characteristic Ciauscolo salami which has a soft texture and a lightly smoky flavor spiced up with garlic and juniper. If you are not in central Italy, these sausages can be hard to find it.

Ingredients

300 g very thinly sliced beef or veal
150 g Ciauscolo/soft salami
80 g cured ham
2 tbsp grated parmesan
Fresh sage, salt, pepper and olive oil
Flour
1 clove of garlic
1 tbsp tomato paste
200 ml red wine

Mix sausage meat with cheese, chopped sage, salt and pepper.
Place a slice of ham on each slice of meat and roll it around a spoonful of sausage mixture.
Fix each roll with a toothpick.
Dip the rolls in flour, shake off any excess and fry them in hot olive oil.
Remove the rolls from the saucepan, while you prepare the sauce.
Pour red wine into the saucepan and let it boil vigorously while you keep stirring
Turn down the heat and add with tomato paste, crushed garlic, salt and pepper to taste.
Return the rolls to the sauce and let them simmer for 15-20 minutes until the sauce it thick and the meat is very tender.




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Liquore al caffè fatto in casa

31/10/2013

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Lo offro, talvolta, ai miei ospiti dopo cena, è un liquore intenso che io faccio con il caffè decaffeinato per non ostacolare il sonno degli ospiti che per un b&b è prezioso.

Ingredienti: 2 dl di alcool al 95%, 55 gr di caffé, mezza stecca di vaniglia o un cucchiano di estratto, 1  striscia di buccia di limone non trattato; 250 grammi di zucchero e 4 dl di acqua per lo sciroppo.

Chiudete in un barattolo la polvere di caffé, la buccia di limone, la stecca di vaniglia e l'alcool. Dopo 8 giorni filtrate il tutto con un filtro di carta e preparate lo sciroppo facendo sciogliere, a caldo, lo zucchero nell'acqua. Prima che inizi a bollire spegnete, fate raffredare e unite a filo all'alcool. Trasferite il liquore in una bottiglia  di vetro, chiudetela e conservatela al buio per 3 mesi.

Servitelo liscio o miscelato con un goccio di mistrà.


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Sarde a "scottadito" - Sagra a Porto Recanati

6/7/2013

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SARDE A "SCOTTADITO"
"Li sardoncì a scottadeto", scritto nella maniera in cui va pronunciato, è una tipica ricetta della realtà marinara marchigiana; è un ricetta povera, usa pesce azzurro economico, ma vi assicuro, il gusto certo ci guadagna!


Cosa vi occorre:
alici fresche
prezzemolo
1 spicchio di aglio
pane grattugiato
sale e pepe
olio extra vergine di oliva

Procedimento:
Il primo step di questa ricetta è pulire le alici; tagliamo la testa ed eliminiamo le interiora, laviamole in maniera accurata sotto acqua correte e lasciamole scolare in un colino.
Prepariamo poi l'impasto che andrà a condire le alici; in un mixer mettiamo del prezzemolo lavato, uno spicchio d'aglio tagliato a fettine e del pane grattugiato. 
Frulliamo per qualche minuto ed otterremo un impasto tritato finemente. Versiamo l'impasto in una ciotola, aggiustiamo di sale e pepe ed uniamo dell'olio extra vergine di oliva. Mescoliamo per far amalgamare tutti gli ingredienti.
Aggiungiamo ora all'impasto le alici, e mescoliamo delicatamente con le mani affinché le alici vengono ricoperte dal condimento.
Disponiamo il pesce su di una teglia da forno, nel quale avremo predisposto un foglio di carta oleata.
Ora i sardoncini vanno in cottura; la ricetta originale prevede che siano cotti in graticola direttamente sulla carbonella, ma credo che una semplice passata in forno di circa 10 minuti alla massima potenza per la gratinatura, sia una valida alternativa, sicuramente più veloce. 

Non rimane altro che gustarli!
I sardoncini a scottadito si chiamano così perché vanno mangiati...1. rigorosamente con le mani, 2. appena usciti dal forno ed ancora bollenti!

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Sarde allo scottadito

2/7/2013

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  1. SARDE A "SCOTTADITO"
    "Li sardoncì a scottadeto", scritto nella maniera in cui va pronunciato, è una tipica ricetta della realtà marinara marchigiana; è un ricetta povera, usa pesce azzurro economico, ma vi assicuro, il gusto certo ci guadagna!

    Cosa vi occorre:
    alici fresche
    prezzemolo
    1 spicchio di aglio
    pane grattugiato
    sale e pepe
    olio extra vergine di oliva

    Procedimento:
    Il primo step di questa ricetta è pulire le alici; tagliamo la testa ed eliminiamo le interiora, laviamole in maniera accurata sotto acqua correte e lasciamole scolare in un colino.
    Prepariamo poi l'impasto che andrà a condire le alici; in un mixer mettiamo del prezzemolo lavato, uno spicchio d'aglio tagliato a fettine e del pane grattugiato. 
    Frulliamo per qualche minuto ed otterremo un impasto tritato finemente. Versiamo l'impasto in una ciotola, aggiustiamo di sale e pepe ed uniamo dell'olio extra vergine di oliva. Mescoliamo per far amalgamare tutti gli ingredienti.
    Aggiungiamo ora all'impasto le alici, e mescoliamo delicatamente con le mani affinché le alici vengono ricoperte dal condimento.
    Disponiamo il pesce su di una teglia da forno, nel quale avremo predisposto un foglio di carta oleata.
    Ora i sardoncini vanno in cottura; la ricetta originale prevede che siano cotti in graticola direttamente sulla carbonella, ma credo che una semplice passata in forno di circa 10 minuti alla massima potenza per la gratinatura, sia una valida alternativa, sicuramente più veloce. 

    Non rimane altro che gustarli!
    I sardoncini a scottadito si chiamano così perché vanno mangiati...1. rigorosamente con le mani, 2. appena usciti dal forno ed ancora bollenti!

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Liquore al caffé fatto in casa

3/5/2013

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 Lo offro, talvolta, ai miei ospiti dopo cena, è un liquore intenso che io faccio con il caffè decaffeinato per non ostacolare il sonno degli ospiti, cosa che per un b&b è preziosa.

Ingredienti: 2 dl di alcool al 95%, 55 gr di caffé, mezza stecca di vaniglia o un cucchiano di estratto, 1  striscia di buccia di limone non trattato; 250 grammi di zucchero e 4 dl di acqua per lo sciroppo.

Chiudete in un barattolo la polvere di caffé, la buccia di limone, la stecca di vaniglia e l'alcool. Dopo 8 giorni filtrate il tutto con un filtro di carta e preparate lo sciroppo facendo sciogliere, a caldo, lo zucchero nell'acqua. Prima che inizi a bollire spegnete, fate raffredare e unite a filo all'alcool. Trasferite il liquore in una bottiglia  di vetro, chiudetela e conservatela al buio per 3 mesi.

Servitelo liscio o miscelato con un goccio di mistrà.


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Le visciole al sole

29/4/2013

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Passeggiando per le campagne marchigiane non è  così insolito incontrare, disseminati nei vari poderi, curiosi alberelli simili ai ciliegi, ma più piccoli e tondeggianti. Sono i viscioli, dal fogliame verde scuro che, ad inizio estate, si punteggia dell'intenso rosso rubino dei frutti. Simili alle amarene, le visciole sono più piccole e leggermente acidule. Ideali per marmellate e sciroppi, sono stupende conservate secondo l'antica ricetta marchigiana delle "visciole al sole".
In vasi chiudibili, alternate le visciole lavate allo zucchero (nella quantità del 40% in peso dei frutti), chiudete i vasi e poneteli al sole. Ogni 2 o 3 giorni rovesciateli e agitateli. Il sole scioglierà lo zucchero e, dopo 40 giorni, le "visciole al sole" saranno pronte per essere messe in credenza. Dopo un mese almeno potrete mangare questa squisitezza.


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